Così è stata battezzata la manifestazione di sabato prossimo a Napoli contro l'emergenza rifiuti, situazione che perseguita i partenopei ormai da (a far fede al manifesto dell'evento): "17 anni di disgrazia: buon compleanno Munnezza!"
Roba da giocarsi il cabalistico 17, insieme agli altri numeri della smorfia napoletana che fanno al caso nostro (40 = l'immondizia; 68 = gli scarafaggi; 87 = la scopa di saggina; 16 = la sommossa).
17 - 40 - 68 - 87 - 16 sulla ruota di Napoli, ovviamente, e tentar non nuoce perchè...
“Quanno l’ommo meno se l’aspetta, ‘e ggrazie soie te fa chiovere ‘o Cielo”.
Ma le 1900 tonnellate di rifiuti che si trovano attualmente accumulate per le strade di Napoli non sono piovute dal cielo e non è il caso di dire "Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha rat, ha rat" perchè "Ccà nisciuno è fesso" e di tutta questa abbondanza si farebbe volentieri a meno, così come si farebbe a meno dei disonesti personaggi che hanno gestito nel tempo il servizio nettezza urbana.
Eppure la sensazione è quella di un vicolo cieco, anzi, di un'occlusione che diventa sempre più ermetica, come un gatto che si morde la coda senza riuscire a liberarsi delle pulci.
Ma l'ironia è fuori luogo: un augurio agli amici napoletani che questo funesto diciassettesimo anno di munnezza sia anche l'ultimo.
E' una vergogna per tutti gli Italiani.
Napoletani, fatevi sentire.
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