lunedì 31 gennaio 2011

Venti di guerra nel Maghreb

Distratti dalle vicende personali e boccaccesche dei politici nostrani ho l'impressione che non dedichiamo molta attenzione ai venti di guerra che stanno scuotendo alcuni stati africani del Mediterraneo, quelli che siamo abituati a vedere sui depliant turistici come meta di viaggio e di cui solitamente non consideriamo il tipo di governo.
Perchè quando andiamo in vacanza non stiamo a porci molte domande: l'agenzia ci offre proposte allettanti  e noi ci fiondiamo in un villaggio turistico tunisino e al massimo facciamo qualche puntata ai luoghi archeologici o ci immergiamo nei souk del posto per lo shopping di rito.
villaggio turistico, souk
Perciò da parte di molti è solo in questi giorni che  si apprende di una situazione di grave malessere popolare e uno pensa "caspita, l'anno scorso ero là e non lo sapevo, cosa ho rischiato!"

E' un'analisi difficile.
Il regime di Ben Ali in Tunisia è ormai stato rovesciato dai ribelli, il capo di Stato è riparato in Arabia Saudita e contro di lui è stato spiccato un mandato di arresto internazionale dall'Interpol...  ma come, fino a ieri tutto taceva, i più non sapevano nemmeno chi fosse Ben Ali e, improvvisamente, diventa un ricercato eccellente.
Stessa cosa in Egitto, dove la popolazione si sta rivoltando contro il regime di Mubarak e per le strade si combatte una guerriglia tra cittadini e forze dell'Ordine... e pensare che, solo ieri, per non fare un dispetto a Mubarak, persino in Italia si è chiuso un occhio sulla sua presunta nipotina Ruby.

Ma quello che pesa di più, per i due leader africani in difficoltà, è il silenzio delle Casa Bianca... che assiste alle vicende senza una parola in difesa per gli "amici" di qualche settimana fa... perchè c'è da dire che, con tutti i loro limiti, i governi tunisino ed egiziano, pur dispotici e lontanissimi dalla democrazia, erano nella lista dei "buoni" per l'Occidente e in quella dei "cattivi" per gli stati integralisti...  praticamente considerati, da europei ed americani, interlocutori moderati e utili al dialogo con stati molto più rigidi mentre, al contrario, considerati esempi troppo "disinvolti" rispetto alla tradizione per i loro vicini, decisamente  più intransigenti verso aperture ad Occidente.

E i venti di guerra potrebbero non fermarsi qui: non è remota la possibilità che si propaghino in Algeria,  Marocco, Siria, Giordania e... Libia (mon Dieu... come la metteremo con l'amicone Gheddafi? Con che faccia gli volteremo improvvisamente le spalle dopo averlo avuto "gradito" ospite?!).

Ma la politica  ha una coerenza camaleontica e non può tenere conto di certe cortesie.
Hanno mandato via Ben Ali? Stanno facendo pressioni su Mubarak? Benone, sono dei bastardi oppressori e non meritano altro. Li tolleravamo perchè fcevano comodo.
Quanta ipocrisia però c'è nella politica... forse la cosa più autentica della politica è proprio l'ipocrisia.

Comunque... tutto questo discorso per dire che la situazione magrebina ci riguarda molto più da vicino di quanto possiamo pensare e che una sua evoluzione potrebbe portare cambiamenti radicali nell'equilibrio mondiale.

La speranza, silenziosa e non interventista di Europa ed USA, è quella che il desiderio di maggiore libertà dei popoli africani porti ad un cambiamento interpretato come generalmente positivo.

E lo spero anch'io, per quella gente e per noi.

Si parlasse meno di e si praticasse meno il bunga bunga... 


venerdì 28 gennaio 2011

Cinesi copioni e affaristi... ma con arte!

La Cina, straordinaria produttrice mondiale di articoli contraffatti, è senz'altro abituata ai falsi e traboccante di accessori Gucci, orologi Rolex, borse Vuitton da poco prezzo.  Questi falsi sono a noi noti, perchè ormai tentano di invadere anche il mercato occidentale, ma in Cina sono quanto mai diffusi e popolari tra la classe media che non potrebbe permettersi l'originale.
Non c'è nulla che i cinesi non sappiano riprodurre più o meno bene e più o meno legalmente e questa eccezionale capacità di imitazione coinvolge anche il settore dell'arte e, più precisamente, della pittura.

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In questo caso non si tratta di falsi spacciati per veri, anzi, qui i pittori cinesi si fanno scrupolo di riprodurre esclusivamente opere di autori defunti da almeno 70 anni... periodo   trascorso il quale decade il copyright e le opere diventano fruibili a tutti, rivisitazioni artistiche comprese.

repliche, dipinti d'autore, cina, copie d'autore

Perciò, passeggiando per le vie del villaggio cinese di Dafen, nella provincia del Guangdong, e dirigendoci verso il sobborgo di Buji, i nostri meravigliati sguardi potranno riempirsi di immagini artistiche di un passato remoto e recente, da Canaletto a Van Gogh, dai fiamminghi a Monet, da Leonardo a Toulouse-Lautrec... perdendosi in un dedalo di stradine ricche di botteghe, atelier, laboratori tappezzati di riproduzioni d'autore.

Dafen, Cina, riproduzioni, dipinti, quadri, pittura

Le repliche, non infrequentemente di discreta qualità perchè realizzate da laureati in scuole d'arte, hanno prezzi relativamente bassi e nel giro di qualche decennio si è creato un autentico business che, partendo da questo piccolo e sperduto villaggio, esporta imitazioni d'autore in America del Nord, Europa, Australia ed Asia... facendo di Dafen l'ombelico del mondo dei fabbricanti di cornici e di imitazioni di dipinti celebri.

Gli artisti più seri si specializzano in alcune tecniche e su alcuni pittori per arrivare ad un'imitazione il più possibile fedele...

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Lo "specialista" della Monna Lisa...
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Gli "specialisti" in "grandi opere"...
...ma, essendo anche organizzati e pratici, per sostenere vendite a costi contenuti, sono in grado di riprodurre qualche dozzina di opere al giorno, in una sorta di catena di montaggio che pianifica le varie fasi di replica... 

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Fasi di duplicazione "a catena"...
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L'esperto in "Futurismo"
 ...e tuttavia non usano strumenti meccanici: ogni quadro è rigorosamente dipinto a mano su tela e con colori ad olio... ma l'anima dell'originale... quella credo sia impossibile da riprodurre...
Bhe, che dire, grazie.
Molte grandi opere italiane rientrano nell'elenco delle imitazioni...  e se ce le copiano... significa che sono universalmente bellissime, oltre che... inimitabili!


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mercoledì 26 gennaio 2011

Roma e pecorino

Pochi formaggi al mondo vantano origini così antiche come il Pecorino Romano. Da più di duemila anni le greggi di pecore che pascolano liberamente nelle campagne del Lazio producono il latte da cui viene ricavato questo formaggio.
                                   
       Già gli antichi romani apprezzavano il  Pecorino Romano. Nei palazzi imperiali era considerato il giusto condimento durante i banchetti, mentre la sua capacità di lunga conservazione ne faceva un alimento base delle razioni durante i viaggi delle legioni romane.
      Era talmente diffuso fra i Romani, che fu stabilita anche la razione giornaliera da dare ai legionari, come integrazione al pane e alla zuppa di farro: 27 grammi. Questo  formaggio ridava forza e vigore ai soldati stanchi e oggi sappiamo perché: il Pecorino Romano è una iniezione di energia e anche di facile digestione.  
       La lavorazione del latte di pecora descritta da Omero viene, nei secoli successivi,  codificata tanto che Columella, nel suo “De re rustica”, ne da una dettagliata descrizione:
<< Il latte viene generalmente fatto rapprendere con caglio di agnello o di capretto. Il secchio della mungitura, quando sia stato riempito di latte, si deve mantenere a medio calore. Non si deve tuttavia accostarlo al fuoco, ma si deve porre lontano da esso,  e appena il liquido si sarà rappreso, dovrà essere trasferito in cesti, panieri o forme.
      Infatti è essenziale che il siero possa scolare immediatamente ed essere separato dalla materia solida. Poi quando la parte solida è tolta dalle forme o da i panieri dovrà essere collocata in ambiente fresco e oscuro, perché non possa guastarsi, su tavole più pulite possibile, e cosparse di sale tritato affinché trasudi il proprio umore acido>>.
    Fino alla fine dell’Ottocento tutti i derivati del latte venivano trasportati da contadini, che in processione con i loro carretti, calavano a Roma dai Castelli Romani, seguendo la via consolare Appia. Questi trasportavano oltre ai formaggi, vino, verdure, carni e quant’altro prodotto nelle campagne romane.

             

         Non tutti sanno che le parole “burino” e “cafone”, infatti, derivano da questa sorta di periodica transumanza  di questi piccoli-grandi eroi della tradizione alimentare “de noantri”.
       Chi trasportava il burro, veniva soprannominato dal popolo il “burrino”, da qui, venendo a cadere la doppia “erre”, si è creato il primo toponimo. Altrettanto è accaduto per chi arrivava col carretto guidando o trascinando il proprio somaro “con la fune”, in romanesco “co ‘a fune”, indi fondendo le vocali, si è arrivati al nostro cafone.

martedì 25 gennaio 2011

Uomini... sempre diversi dalle aspettative!


BELLO e IMPOSSIBILE
 

BRUTTO e POSSIBILE

(perchè la realtà, è vero, supera sempre la fantasia... ma in senso deteriore, sigh)

Gianna

domenica 23 gennaio 2011

Il rito del caffe' nei salotti borghesi...

Richard Ginori, caffè, antiquariato, collezionismo
  Servizio da caffè Richard Ginori, anni '40
Guardando questo civettuolo servizio da caffè, che ormai ha circa 70 anni, non posso fare a meno di pensare a quanto siano cambiate le abitudini relative al bon ton nell'accogliere amici e conoscenti a casa.

Tra i regali di nozze di allora i servizi da caffè e da the si sprecavano: facevano parte del rituale di ricevimento: chi non offriva e non serviva un caffè o un the in opportune tazzine da parata non era degno di rientrare nella schiera dei civilizzati della middle class  dell'epoca.
"Latte? Zucchero? Quanto?" Evvai di lattiera e zuccheriera, da maneggiare con corcospezione, data la fragilità e, a volte, la preziosità.
Le credenze rigurgitavano di chicchere, tazzine e piattini, graziosi bicchierini da liquore (era di moda il vemouth ed il marsala), vassoi e vassoietti più o meno argenteamente nobili, bomboniere a profusione in Capodimonte...

Il risultato era un'accozaglia di oggetti ed oggettini in porcellana e ceramica, sia in vista (i più scenografici e rappresentativi), sia celati dietro le ante dei mobili da tinello...

Atmosfere gozzaniane... le buone cose di pessimo gusto...


Signorina Felicita, è il tuo giorno!
A quest'ora che fai? Tosti il caffè:
e il buon aroma si diffonde intorno?
..................................................................
e la stoviglia semplice e fiorita...
..................................................................
M'era più dolce starmene in cucina
tra le stoviglie a vividi colori:
tu tacevi, tacevo Signorina...
..................................................................
...e gli occhi fermi, l'iridi sincere
azzurre d'un azzurro di stoviglia...

(da "La signorina Felicita" di Guido Gozzano)  
 
Ah mon Dieu, mi ci annego in queste atmosfere, guardo le tazzine Ginori, tutte con un fiorellino all'interno... uno diverso dall'altro... e mi chiedo se non stiamo esagerando con l'usa e getta di oggi che uccide la poesia delle stoviglie.


sabato 22 gennaio 2011

Auto e motori: gioie, dolori e stranezze

Una Rolls è una Rolls...
una volta un mio professore di Storia dell'Arte dell'università disse che il suo radiatore si era ispirato al Partenone di Atene.

Partenone, Rolls Royce, radiatore

Perciò, se mai poggerò il mio lato "B" su una Rolls Royce vorrei che fosse una bellissima, spaziosa, comoda, classica Rolls come da copione, e non certo una simile rivisitazione:

Rolls Royce, concept, apparition

Rolls Royce "Apparition".
Concepita da  Jeremy Vesterlendom, studente di Dallas.
Anticonvenzionale... è un giudizio troppo tenero. 

 Ma il futuro è già presente e, considerando i problemi di traffico e inquinamento, sarà molto più probabile che il nostro lato "B", anzichè essere coccolato da un sedile morfoadattabile in morbidissime pelli pregiate, debba invece rannicchiarsi negli angusti spazi delle minicars... risparmiose in consumi ed emissioni nocive... ma certamente non molto tenere con la nostra posteriorità (dalla schiena in giù, per intenderci).
Eccone alcuni recentissimi modelli:

citycar, minicar, auto

minicars, carcity

E guardandoli viene da chiedersi se in futuro saremo tutti nani...

Tuttavia la "griffe", anche automobilistica ha sempre i suoi estimatori, tanto da spingere l'artista cinese  Dai Geng a creare una BMW Z4 in mattoni... dal peso di 6,5 tonnellate.
L'alacre e paziente orientale ci ha lavorato più di un anno per crearla... edificarla... ed ora spera di venderla come ornamento da giardino a qualche nuovo ricco cinese.

BMW Z4, bricks, mattoni, Cina

Se interessa... le porte sono apribili. L'originale riuscirebbe a fare 240 Km/ora. Questo... è inamovibile.

martedì 18 gennaio 2011

Collezionisti di pelle: scienza macabra

I collezionisti sono a volte creature assai bizzarre ma collezionare pezzi di pelle tatuata e conservati in formaldeide... mi lascia, più che di stucco, di formalina...

Presso il Dipartimento di Medicina Forense dell’Università di Jagiellonian a Cracovia, in Polonia, esiste una raccolta di 60 esemplari di tatuaggio provenienti dalla pelle dei detenuti
, asportata loro dopo la morte, di una prigione limitrofa
La ricerca e la catalogazione risalgono agli anni '60 e lo scopo di questa sconcertante collezione era quello di individuare il codice criminale rappresentato dai disegni raffigurati nei tatuaggi.

tatuaggi, formaldeide, Polonia
Poichè in Polonia, e non solo là, un'alta percentuale di persone con tendenze criminali esibiva tatuaggi, come una specie di marchio di appartenenza e di "timbro" che suggellava coraggio, violenza e determinazione, si pensò che esistesse una connessione tra i vari simboli raffigurati ed il tipo di inclinazione criminale o di perversione.
Ladri, assassini, protettori, stupratori, ... ciascuno con la sua icona ricorrente, più o meno stilizzata o liberamente interpretata.
tatuaggi, formaldeide, carcerati
Ma sotto il regime allora dittatoriale la ricerca risulta discutibile perchè nelle patrie galere, a fianco dei criminali comuni ed autentici, non mancavano dissidenti politici e persino innocenti, non sappiamo in che numero e misura tatuati... perciò ciò che si è voluto "leggere" ed interpretare dai simboli  sulla pelle non è in grado di definire una casistica attendibile.
tatuaggi, tattoo, collezione, Polonia
Lo studio del linguaggio dei tatuaggi non è però limitato a questo caso, esistono ricerche più approfondite sul tatuaggio carcerario russo, italiano, francese e spagnolo e tra gli studiosi di questo strano soggetto uno dei piùappassionati fu un dottore giapponese, Fukushi Masaichi (1878-1956) che collezionò brandelli di pelle tatuati, oggi conservati nell'Università di Tokyo, e provenienti dall'epidermide di persone libere, previo consenso dell'asportazione del loro tatuaggio alla morte; e talvolta anche dietro compenso, per questo piccolo contributo grafico alla Scienza...

lunedì 17 gennaio 2011

Lingerie d'arte... e scomodissima!

Parlando di "dadaismo", territorio poetico ed enigmatico dal quale emergono e fluttuano le forme paradossali delle emozioni degli artisti, ecco un'insolita  interpretazione di MAN RAY (1936-1971) e di un "oggetto d'Affezione" svelato  in modo misterioso... conturbante.
"LA VENERE RESTAURATA" , statua acefala, di gesso avvolta con spago.


Il passo verso l'erotismo è breve... tra fantasia sadica, ambiguità di costrizione e sottolineatura della femminilità che ai cultori del genere  non appare compromessa bensì... esaltata!
Le interpretazioni sono soggettive e vanno oltre ogni messaggio!
Nel '68 si mandavano al rogo i reggiseni e attualmente la stilista statunitense LAURA ANN JACOBOS  ha deciso di rivisitarli,  esprimerli  in chiave teatrale denunciando a modo suo le torture a cui si sottopongono le donne nonostante l'emancipazione.



Ha ripercorso con la sua arte il simbolo che per alcuni è un'ossessione...


Ovvio che sarebbe scomodo indossare lingerie in mosaico di ceramica, chele di granchio, pinne di pesce ...



Le  creazioni sono  provocatorie, a denuncia di ciò che le donne s(u)pportano - per un seno  ben supportato -  su proposta di stilisti ed esteti uomini... per assecondare la moda e le fantasie erotiche maschili.
Corsetteria, lingerie che " pesa, strappa, stringe ma...non stressa! "
Che Man Ray con la sua Venere di gesso, acefala  volesse esprimere anche altro?  Chissà mai... chi può dirlo ?


venerdì 14 gennaio 2011

Anno nuovo... vizi vecchi?

Il nuovo anno è iniziato... foriero di buoni propositi e "fioretti". Quanti di noi, convinti nella nostra forza di volontà, puntano in alto non con il  colpo di fioretto ma di  machete per smettere di fumare? Già... il fiato si fa corto, la voce femminile assume toni da trans, le bronchitine hanno la frequenza di banali raffreddori...
Da "ahi ME" fumatore iperinformato conosco le conseguenze ferali quindi: AUTOLESIONISMO ad oltranza cercando e mostrando immagini che parlano da sole!

campagna antifumo Campagna Contro il fumo
I moniti che campeggiano sui pacchetti non bastano...intimidatori inizialmente... ma deve emergere la responsabilità, la scelta nei nostri confronti. I danni del fumo sono noti: vero che la maggior parte non si permette di fumare neanche in casa privata accanto a chi non indulge a questo vizio, nè tantomeno in presenza di minorenni ma il viziaccio... resta e pare sia in aumento nella fascia degli adoloscenti. Pochi anni fa, dopo la lettura del libro di   ALLEN  CARR " E' facile smettere di fumare se sai come farlo"... la dipendenza da nicotina l'avevo vinta ma...per debolezza, per gratificarmi in un periodo pesantuccio, per ripiego... ci son ricascato.
 no al fumo, fumare nuoce alla salute, campagna
 Poi si apprende  che una sosta alla fermata del bus sia forse più cancerogena delle  bionde quotidiane a causa dello smog! Ma il discorso  sul  TABACCO è complesso, ad iniziare dal monopolio dello stato che ne trae profitti probabilmente superiori alla spesa sanitaria per l'assistenza di malati di tumore da fumo. E così si ravvisano giustificazioni all'insana abitudine. La debolezza dell'essere umano non ha limite: basta poco per crogiolarsi in una giustificazione da qualsiasi dipendenza, nicotina in primis, dimenticando anche i vantaggi economici oltre a quelli sulla salute !
       
Foto intimidatorie? No... scosse realistiche alla nostra schiavitù, spesso solo gesto incondizionato di avere tra le dita una sigaretta per smaltire stress, rompere la noia o creare illusione di relax.
Tra un tiro e l'altro si fissa una data appellandoci alla nostra Forza di Volontà... pur sapendo che la nostra MENTE ... mente e che i buoni propositi andranno in fumo!
C'è qualcuno che a capodanno ha lanciato l'ultimo pacchetto inseme alle cose vecchie?
Anno  nuovo... vecchi vizi?

giovedì 13 gennaio 2011

S_cassonetti dell'Italia unita

Nella guerra contro i rifiuti spesso sono i rifiuti a vincere ed ai cittadini non resta che aggirarsi mestamente tra odorosi (eufemismo) e pittoreschi cumuli di scorie della società del consumo, nuovi paesaggi metropolitani.
Sarebbe ingiusto, tuttavia, assegnare la palma della "migliore monnezza" soprattutto a Napoli.
Noi lombardi, per esempio, non possiamo permettere che la spazzatura di quelli del Sud sia più bella, più brava e più efficiente della nostra: è una questione di orgoglio campanilista, noi, di solito, facciamo tutto meglio!

E così, non potendo sempre competere con il quantitativo di sacchi dell'immondizia che inondano le città (dobbiamo ammetterlo... Napoli è dura da battere) ce la mettiamo tutta nel produrrre scorie culturali, la nostra specialità.


E la spazzatura che ne viene fuori è incredibilmente abbondante: televisione, film, libri... discorsi politici di politici, luoghi comuni di gente comune, comportamenti trash.


La trash società ci ha fagocitati, digeriti e riespulsi in forma di immondizie viventi.
Perciò, quando incontriamo un cassonetto, guardiamolo con simpatia e indulgenza, è nostro parente.

S_cassonetto  1
S_cassonetto  2
Parcheggio da S_cassonetto
Altro parcheggio da S_cassonetto
 Trash revolution


mercoledì 12 gennaio 2011

Incontinenze

L'operaio si lava le mani prima di pisciare e l'intellettuale dopo. (Jacques Prévert)

Avere la fidanzata  è un impegno, un po' come iol cane: lo devi portere fuori due volte al giorno. (Anonimo)

"Hai in mano il tuo futuro" (Cessi dell'Università di Pavia)


"C'è sempre tempo per un'altra birra" (Cessi di un bar di Pavia di cui non ricordo il nome)

Bisogna vivere come i gigli dei campi. E così voglio fare: baciata dal sole, lambita dal vento e pisciata dai dobermann. (Luciana Littizzetto)



Quelli a cui scappa la pipì quando sono in piscina e la fanno lì!  Oh Yeah!
Quelli che "mi scappa la pipì'!... "Vuoi una mano?"... Oh Yeah!
Quelli che gli scappa, entrano in un bar, prendono un caffè, stanno per implodere... e il barista dice "Il wc è fuori servizio"... Oh Yeah!

martedì 11 gennaio 2011

Integrarsi o disintegrarsi?

Integrazione.
Parola attualmente ripetuta un'infinità di volte e che, personalmente, mi evoca l'immagine di una grande scacchiera dove i bianchi e i neri diventano progressivamente tutti grigi...
chess, scacchi, concettualismo
 Ma affinchè ciò avvenga è necessario che la volontà di integrazione appartenga a tutti gli elementi in campo mentre da sempre una partita a scacchi è una gara per la supremazia strategica del più abile.

Allora il domandone potrebbe essere: 
Chi vuole davvero l'integrazione?

Con l'implicazione di alcune sottodomande:

1) In che misura l'integrazione è sentita necessaria e giusta, supportata e realizzata?
2) Tutte le parti in causa concorrono con pari sforzo all'integrazione?
3 Non è che, per caso, ogni parte coinvolta intenda l'integrazione in un modo diverso?


Perchè già mettersi d'accordo sul termine è difficile, figuriamoci sulla sua attuazione.
La definizione ufficiale e sintetica dalle Scienze Sociali recita:
"il termine integrazione indica l'insieme di processi sociali e culturali che rendono l'individuo membro di una società". E morta lì.
Dentro... un sacco di roba: cultura, religione, razza, abitudini, usi e costumi, filosofia di vita, modo di vestire, persino modo di cucinare...

E rimescolando tutti i variegati elementi dei flussi migratori che sono ormai quotidianità... come conciliarli senza fare grossi torti a nessuno? E' un paradosso filosofico.

Gli "ospitanti" tenderanno ad interpretare l'integrazione come accettazione da parte loro di nuovi individui nel gruppo sociale, ma aspettandosi che i nuovi arrivati si adattino allo stile di vita ed alle leggi di chi ospita.
Gli "ospiti" faticheranno a rinunciare a molte delle loro prerogative ed abitudini ed alla lunga il conflitto e la sofferenza si faranno evidenti.

 
E io non voglio il crocifisso in aula... allora io non voglio la puzza di cumino sul pianerottolo... allora io tengo il negozio aperto di domenica facendo incazzare altri commercianti... Ah sì? Allora io  fermo il tram se a bordo c'è una donna con il burqa... Davvero? Bene, allora io metto una bomba in una chiesa copta...  Ed io non ti lascio costruire la moschea... Chi se ne frega, noi stiamo costruendo l'atomica!... Noi ce l'abbiamo già!... Noi l'avremo e magari la useramo!... Mon Dieu... Inch Allah!

Al momento le controversie sembrano prive di soluzioni pacifiche e rapide e solo il BISOGNO di molti contribuisce a mantenere un difficile equilibrio ed una precaria convivenza.
Ma quale sia la segreta, autentica volontà delle parti non è dato sapere nè politicamente corretto ipotizzare...

Nell'omelia pronunciata giovedì 6 gennaio nella cattedrale di San Lorenzo a Milano, il cardinal Bagnasco ha detto:

"I cristiani nel mondo sono perseguitati perché parlano di  dignità, di uguaglianza, di libertà di coscienza, di Stato di diritto... i cristiani sono discriminati e perseguitati proprio perché, in nome di Cristo, parlano di dignità e di uguaglianza di ogni persona, uomo o donna che sia? Di libertà di coscienza? Perchè predicano l'amore anche verso coloro che si pongono come nemici? Perchè parlano di perdono, rifiutano la violenza e operano come costruttori di pace? Perchè predicano la giustizia e lo Stato di diritto? Forse è per questo che qualcuno li giudica pericolosi e inaccettabili, oggetto di intolleranza, meritevoli di persecuzione e di morte?" sottintendendo che i cristiani sono meglio.

Ma il Corano recita:

Infedeli: “gli inveterati nemici” dei musulmani [Sura 4:101] .
Infedeli: “arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove” [Sura 9:95].
Infedeli: “circondarli e metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta” [Sura 4:90].
Infedeli:
“combatteteli finché l’Islam non regni sovrano” [Sura 2:193].
Infedeli: “tagliate loro le mani e la punta delle loro dita” [Sura 8:12].
I musulmani devono far guerra agli infedeli che vivono intorno a loro [Sura 9:123].
I musulmani devono essere “brutali con gli infedeli” [Sura 48:29].
Chiunque combatta contro Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere “messo a morte o crocifisso o mani e piedi siano amputati da parti opposte” [Sura 5:34].
“Chiunque abiuri la sua religione islamica, uccidetelo” [Sahih Al-Bukhari 9:57].
“Assassinate gli idolatri ogni dove li troviate, prendeteli prigionieri e assediateli e attendeteli in ogni imboscata” [Sura 9:5].
“Essi (gli infedeli) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta" [Sura 5:33].
 
Dunque, come la mettiamo?

lunedì 10 gennaio 2011

Non lo fo per piacer mio ma per far piacere a...

Ci si chiede come mai la Chiesa punti tanto il dito contro il sesso  ed ipocritamente, al contempo, abbia coperto anomalie e viziosità di tanti suoi "funzionari"...

Difficle rispondere,  specialmente perchè sorge spontanea la domanda sulla reale conoscenza di persone caste, per voto, riguardo alla sfera sessuale.

Il sesso è uno dei cinque bisogni primari, come gli altri irrinunciabili per la sopravvivenza (mangiare, bere, eliminare le scorie, dormire).

Come dire, e per davvero "toglietemi tutto ma non... il mio bicchiere di vino, il mio piatto di pasta, il mio riposino, la mia sc...  ehm... scorpacciata di sesso".
Se togliamo una sola di queste cose l'esito sarà letale. Cibo e acqua mancanti ci faranno defungere, il debito di sonno ci farà sclerare, un tappo nel lato "B" ci farà implodere e l'astinenza da sesso, pur consentendo la sopravvivenza, creerà notevoli squilibri sociali e psicologici. Perchè non è naturale, perchè la Natura, quando ancora c'erano le stagioni... sapeva il fatto suo e ci ha fatto dono dello strumento più prezioso per scongiurare l'estinzione, quello di poter creare la vita.
E siccome il parto è dolore ma i preliminari no, non vedo perchè non vi si possa indulgere, con qualche precauzione per non sovrappopolare il pianeta, senza sensi di colpa indotti.

Presupponendo che il sesso non sia fine a se stesso ma sia anche coinvolgimento sentimentale ed emozione, comunione concreta di una coppia, "sballo" coniugale del sabato sera  molto più sano di una pippata di cocaina nell'anonimo cesso di una discoteca di lusso... è certamente vero che, dopo, mette di buon umore, ci fa stare più in pace con il mondo ed il datore di lavoro, ci rende più tolleranti con i nemici e ci aiuta a sopportare la penuria di soddisfazione riguardo ai bisogni secondari...

Rispolverando il famoso slogan dei Figli dei fiori "Facciamo l'amore, non facciamo la guerra"... pur aborrendo dai jeans strappati, dagli spinelli di maria, dalle comunità, dai rasta e dai pidocchi loro ospiti...  bhe, il messaggio non era poi così peregrino, forse c'è del vero.

In effetti circola voce che chi fa poco sesso sia sempre incazzato ed incline alla rissa verbale e fisica.
Il che fa pensare che molti politici di oggi o fanno poco sesso o, se lo fanno, seguono una certa vecchia filosofia democristiana che si estrinsecava nel "Non lo fo per piacer mio ma per far piacere a Dio".
Poi ci sono le eccezioni, ovviamente, senza le quali... neanche la regola esiste...

domenica 9 gennaio 2011

Oroscopo non convenzionale... ma veritiero!

Chi non ha dato una sbirciatina all'oroscopo del proprio segno zodiacale per il ventiundici?
Il nostro futuro si è dipanato alla luce veggente dei maghi del momento.
 Ma quello che non avete ancora letto è l'oroscopo  non omologato, non convenzionale, non allineato di animale_felice... veritiero al ciento per ciento!

 
ARIETE
Tenete 'a capa de coccio, perciò attenzione a sbatterla contro superfici adatte. Quest'anno i muri saranno più solidi del solito e, di conseguenza, le capocciate più dolorose. Risparmiate tempo, risparmiate la voce durante le liti e risparmiate energie per ritrovarle intatte durante gli incontri (con nuovi/e partners) e gli scontri (con i loro ex compagni, ex mariti, ex amanti) amorosi che saranno numerosi nel 2011.

Frasi ricorrenti del segno:
- Lo voglio (da evitare di pronunciare davanti ad un altare)
- Farò come mi pare e me ne frego delle conseguenze.
- Cerchi la lite?
- Ommerda, troppo presto. Hai un kleenex?


 TORO
Un vostro conoscente e gestore di un piccolo commercio di elettronica (preleva i pezzi furtivamente dai centri commerciali, dalle auto in sosta e dovunque ce ne sia l'occasione), invidiando la vostra abilità tecnologica ed il MAC nuovo che non è riuscito a fregarvi per Natale  tenterà di seminare zizzania nel vostro entourage  sparlando di voi come blogger.  Siate impassibili e ignoratelo, se insiste, insidiategli la moglie, è geloso come un toro. Siate generosi nei confronti dei/delle bellissimi/e fidanzati/e che il destino vi farà incontrare non fatevi pregare per un regaluccio, un suv, un gioiello, una villa con piscina o resterete soli: oggi purtroppo funziona così  

Frasi ricorrenti del segno:
- Cosa si mangia oggi?
- Io sì che ce l'ho una dignità.
- guarda tu il bambino che mi sta impazzendo la maionese.


GEMELLI
La doppia personalità peculiare del vostro segno vi sarà di grande ausilio in svariate occasioni, potrete trasformarvi contemporaneamente in seduttori e sedotti, provocatori e provocati, carnefici e vittime, bloggers seri e fake... ma sempre con grande padronanza del ruolo del momento.  
 Se agognate a possedere un elicottero , o un anello Fabergé con rubino grande come una nocciola, o l'iPhone 3GS  in oro e diamanti della Apple, tenete a freno le tentazioni,  trattenetevi. Usate invece le vostre doppie possibilità per ottenere qualcosa di altrettanto prezioso ma meno sfarzoso. Per esempio cultura e conoscenza, che vi permetteranno di  affinare le doti che avete da offrire al resto del mondo.

Frasi ricorrenti del segno:
- Quanti anni mi dai?
- due teste sono meglio di una.
- La verità fa male... perciò... meglio mentire.
- Di cosa state parlando? Eh? Eh?! EH?!


CANCRO
Quest'anno prevede per voi solo piccole contrarietà e se manterrete equilibrio non vi turberanno; abbandonatevi con fiducia agli angeli custodi ed agli spiriti guida,  ciascuno di noi li ha, basta imparare a sentire le vocine ed a vedere i fantasmi, sorci verdi compresi.   La salute tiene ma, se siete uomini, fossi in voi mi accerterei con il medico di base se quelle pastigliette blu che avete comprato si Internet vanno bene per la depressione.
Siete disponibili e attenti ai problemi altrui, ma non fatevi strumentalizzare, cercsate di imparare la nobile arte del calcio.  

Frasi ricorrenti del segno:
- Gli occhi sono lo specchio dell'anima.
- Da te non me lo sarei maia spettato.
- Se hai bisogno io ci sono.
- Se te ne vai penso che mi impiccherò, ma prometti di non sentirti in colpa.


LEONE
Qualche incomprensione nel rapporto di coppia per colpa della vostra megalomania e della fissa per i capelli a criniera con il gel. Il gel non è il collante ideale per un rapporto e quel grosso coltello da cucina  che avete trovato l'ultima volta nel cassetto del comosino del partner lè eloquente. siate pazienti e comprensivi, evitate di ruggire per un nonnulla, il vero capobranco sa  quando è il momento di cedere, concedere qualcosa perciò cambiate il vostro nick da "padrone volitivo" a "carmelitano scalzo"  e procuratevi la compagnia di un chiwawa chevmigliorerà la vostra immagine di persona anche sensibile e vi farà fare belle passeggiate ecologiche.

Frasi ricorrenti del segno:
- Ti batto sicuramente, scommessa scontata, anche con una gamba sola.
- Sono insostituibile.
- Certo che ho ragione, come sempre.
- Hai visto che muscoli?


VERGINE
Se siete Vergine sarà dura quest'anno mantenere tale status. Vuoi per la'abbondanza di escort maschi e femmine e alternativi in circolazione, vuoi perchè non ci son più le stagioni di una volta e la natura si ribella.
Amate osservare e meditare, benone. Cercate di non farlo dalla cella di un cercere, perciò, poichè avete il senso degli affari, evitate di vendere una polizza zecchinetta ad un cliente in borghese che è guardia di Finanza di professione. i luoghi per voi più fortunati sono le piccole città, dove però è più difficile mantenere la naturale riservatezza caratteristica del vostro segno.
 
Frasi ricorrenti del segno:
- Si può dare di più.
- E' il particolare che fa la differenza.
- Sei una persona abbietta.
- Mi sacrifico volentieri... ma in cambio...


BILANCIA
Si dice che la carta vincente per i nati della Bilancia sia la  ricerca della giustizia,  della pace e dell' armonia. Presumo perciò che nessuno nato sotto la Bilancia faccia il politico, ma mi informerò.
Sarete, come al solito, un po' pigri e svogliati, vi si potrà comprare con i complimenti e tenderete a circondarvi di oggetti costosi e raffinati.  Ci si accorge che siete della bilancia  perchè pesate ogni parola e così facendo rischiate di diventare... pesanti.
Ricordate di pagare la'ffitto.

Frasi ricorrenti del segno:
- Suv o non suv? questo è il problema.
- La tua bellezza mi incanta.
- Non ho detto di no. Ho detto solo che, tendenzialmente, da parte mia, ci potrebbe essere un’opzione a declinare l’invito.
- Sono giù di morale, vado a comprarmi un paio di scarpe.


SCORPIONE
Siete intrattabili, sfuggenti e dissacranti perciò non sempre amati, con la conseguenza che il vostro oroscopo è sempre quella palla che dice che siete originali e dotati di fascino. Eh... mica spesso, leggete tra le righe, il carsima ce l'aveva anche Hitler (che fra l'altro era dell'Ariete) dunque... non tiratevela tanto.
Poichè solitamente puntate in alto e non vi spaventano gli ostacoli, il consiglio è di andare a vivere in montagna e bere grappa per tirarvi ancora più su.

Frasi ricorrenti del segno:
- Me la pagherai.
- Se ti vedo con un altro/a ti uccido. Muahahah!
- Ho già chiamato il mio avvocato.


SAGITTARIO
Dopo anni di sacrifici, rinunce, cambiamenti e situazioni non favorevoli è arrivato il GRANDE MOMENTO!  Il cielo astrale vi coccola in tutti i settori, persino quelli di voi che non hanno nemmeno una bicicletta incontreranno interazioni favorevoli e miglioreranno la loro situazione. Così dicono gli astri ma... c'è da fidarsi? Speriamo di sì e... nella buona sorte, ricordatevi dehli amici!
Vi aiuterà come sempre l'indole scanzonata e propositiva.

Frasi ricorrenti del segno:
- Tranqui, ci riesco da solo.
- Bhe, si può anche cambiare idea.
- Senti, sono incapace di mentire: mi stai sulle palle e non provo alcun piacere a stare con te. Spero apprezzerai la mia sincerità.


CAPRICORNO
Tempi duri fino a giugno, peparatevi. Soldi pochini, ma per fortuna ci sarà la salute, che non ha prezzo, quindi non avrete bisogno di tirar fuori la mastercard, almeno per questo.
Avrete bisogno di coccole ecomprensione, perciò il consiglio migliore è quello di procurarvi un animale domestico. Ma non fate come l'annos croso...  vi avevo consigliato un pony... e qualcuno di voi ha rapito un giovane disgraziato in motorino che vi aveva portato a casa la pizza. Per forza poi le cose vanno male!

 Frasi ricorrenti del segno:
- Le ore del mattino hanno l'oro in bocca..
- Ragiona con la tua testa, ragazzo.
- Non posso parlare al cell, ci possono intercettare.


ACQUARIO
Mens sana in corpore sano, perciò gli Acquariani vedano di non agitarsi troppo o si giocheranno l'equilibrio mentale, ma questo vale in saecula saeculorum e non solo quest'anno.
Chi è nato Acquario è persina creativa, che non ha mai voluto una vita piena di stereotipi, così come in amore ha sempre fatto scelte controtendenza. Ora però qualcosa di diverso vi aspetta, novità e sperimentazione sono dietro l'angolo. Cosa non a vete ancora sperimentato in amore e nell'Eros? Ecco... ma gari vi attende proprio quello. Auguri.
 Ricordate però che non potrete cambiare l'esistenza con quella di una pop star, specialmente se siete dei ragionieri.
 
Frasi ricorrenti del segno:
- Ho visto un fantasma, è il secondo, oggi.
- Con uno della mia età?! Ma sarebbe vecchio!
- La vita è arte.

 
PESCI
Il 2011 vi vuole protagonisti della vostra vita... ma caspita... e fino ad ora cosa siete stati? Comunque, se saprete nuotare seguendo la corrente astrale, ci saranno per voi soldi, soddisfazioni e nuovi arrivi in famiglia, ma qui non è specificato se si tratti di un gatto, un cane, un genero extracomunitario o un nuovo figlo. Abbiate pazienza, non è facile interpretare gli astri. Dalle 16 pomeridiane del 28 luglio e per qualche giorno, sentirete un irrefrenabile voglia di tenerezza: segnalelo sull'agenda, sarà il periodo migliore per fare nuovi incontri amorosi. Fate i bravi.

Frasi ricorrenti del segno:
- Non mi è chiaro.
- Mi sembra di stare in un acquario.
- Ti offrirei un caffè, ma l'ho finito,


Cobra revival

Stanotte, per un inspiegabile  processo mentale rivolto al revival musicale, mi frullava per la testa il tormentone della RETTORE del 1980, COBRA.
E ricanticchiandola mentalmente vi ho riscontrato non poche allusioni lascive.
Ma forse sono io ad essere troppo malizioso.

“Il cobra non è un serpente ma un pensiero frequente,
che diventa indecente, quando vedo te, quando vedo te, quando vedo te”.


Già l’incipit mette in apprensione e insinua un dubbio atroce: se non è un serpente, che caspita può essere il cobra?
Un pensiero indecente! Il sogno di ogni psicologo, di incontrare la mente così perversa di un paroliere, così florida di metafore da analizzare!

“Il cobra non è una biscia, ma un vapore che striscia, con la traccia che lascia dove passi tu, dove passi tu, dove passi tu”.


Sarebbe facile qui alludere a svariate tipologie di perdite che possono lasciare tracce... ma a quanto immagino io i rettili  lasciano bavette di aspetto sgradevole...

“Il cobra col sale se lo mangi fa male, perché non si usa così”.

E certo che non si usa così! Credevo di averle sentite tutte, ma con il sale, no! Per carità!

“Il cobra ha un blasone di pietra e di ottone, è un nobile servo che vive in prigione”.

Pietra ed ottone! Beata lei... nella vita ne capitano di coccio o di pongo... sulla vita in prigione, non c’è dubbio...  anche se ad uscire... bhe... è un lampo! ...anzi, una lampo! Zip, ed è fuori!

“Il cobra si snoda, si gira, mi inchioda, mi chiude la bocca, mi stringe e mi tocca”.

Probabilmente quello del poeta è un cobra esperto in arti orientali... diciamo kamasutriche.
Si contorce, si dimena, lcompare turiddu, scompare Turiddu... sul chiudere la bocca, bhe, soprassediamo.

“Wow! Wow! Il cobra! Ah! Wow! Wow! Il cobra! Ah!”

Queste declamazioni non ammettono commenti... forse un pò di invidia!? Mah.

“Il cobra non è un pitone, ma un gustoso boccone, che diventa canzone, dove passi tu, dove passi tu, dove passi tu”.

Sul finale, dopo tanti osanna, un ritorno alla realtà! Non importa sia un pitone....basta sia  un gustoso boccone! Quanta lascivia...


sabato 8 gennaio 2011

Forse non sanno leggere ma ci provano!

 Gli animali sono i migliori amici dell'uomo, specialmente cani e gatti che più frequentemente vivono con noi. Non è raro vedere questi amici domestici assumere atteggiamenti molto simili a quelli umani e interessarsi a ciò a cui il loro padrone è intento; capita persinio di riscontrare, a lungo andare, somiglianze somatiche, come se la vita in simbiosi trasferisse alcune carattersistiche fisiche e comportamentali da un individuo all'altro. Ricordo che una volta vidi una signora bionda di mezza età alla guida di una Mercedes ultimo modello in una località turistica per VIP. Aveva un'aria spocchiosa e sorpassava le altre auto con espressione di sufficienza e di sopportazione quasi fosse infastidita dal doversi mescolare al traffico dei turisti comuni.
Ebbene, a fianco a lei, sul sedile anteriore, se ne stava regalmente seduto un levriero afgano (quelli con le orecchie lunghe e ricciolute che sembrano aristocratiche donne saccenti).
Non dimenticherò mai lo sguardo di disprezzo che mi rivolse mentre venivo sorpassato.
A parte questo ci sono un sacco di simpatici animali che, pur di compiacere noi umani, cercano persino di... leggere. 

cane che legge


gatto che legge

 

La luce di Tiffany

Sicuramente avete visto lampade come queste...
Lampada a stelo,  in produzione tra il 1904–15
Dimensioni: 160 x 55.9 cm.
The Metropolitan Museum of Art, New York

Lampada da tavolo, in produzione tra il 1904–15
Dimensioni: 67.3 x 37.2 cm.
The Metropolitan Museum of Art, New York
...fare bella mostra di sè tra gli arredi delle case VIP (Very Important Person) sulle riviste per NIP (No Important Person)...
Sono opera dell'inventiva di LOUIS COMFORT TIFFANY (1848 - 1933), artista e designer statunitense, co-fondatore della famosa società di gioielleria Tiffany & Co (tanto per capirci, il negozio di "Colazione da Tiffany") ma poliedrico sperimentatore di varie tecniche che spaziarono dal vetro all'oreficeria, agli smalti.
Tra queste, ad esempio, nel 1893 la sua azienda introdusse una nuova tecnica, denominata Favrile, per realizzare per soffiatura a mano vasi e coppe. Qui sotto un esempio famoso, un vaso con motivo a penne di pavone, un classico dell'Art Nouveau.


Vaso in vetro, tecnica Favrile, in produzione tra il 1893–96.
Dimensioni: 35.9 x 29.2 cm
The Metropolitan Museum of Art, New York
Le sue creazioni più famose furono i mosaici di vetro legato a stagno...

 
Magnolie ed ireos - 1908 circa
Dimensioni:  153 x 106.7 cm
The Metropolitan Museum of Art, New York
...ma fu anche creatore di gioielli...
 Opali, oro e smalti - 1904 circa
Lunghezza: 45.7 cm
The Metropolitan Museum of Art, New York
...e complementi d'arredo, spesso in perfetta ART NOUVEAU.
Completo da scrivania - 1910–20 
The Metropolitan Museum of Art, New York
Molti esempi del suo lavoro sono conservati al Metropolitan Museum of Art di New York.
Quando vedo questi oggetti io sogno...
E mi domando perchè, oggi, il privilegio di possedere il bello sia riservato solo ai ricchi sfondati che spesso non hanno nemmeno la sensibilità ed il gusto per comprenderlo...
Magari la mia è solo invidia, non so...