Un inedito modo di "scolpire" un volto, utilizzando un pannello preventivamente forato a mano e avvitando nei fori una quantità industriale di viti che creano la plasticità delle forme sfruttando differenti profondità di avvitamento...
Non è però facile e meccanico come sembra, occorre avere l'idea ben chiara nella mente, nonchè abile e paziente precisione unita al tocco dell'artista.
Per personalizzare, poi, Andrew Myers riveste lo "sfondo" dei suoi ritratti 3D con le "pagine gialle"... ma rigorosamente dei luoghi in cui il committente del ritratto vive o ai quali è legato da vicende personali, con l'intenzione, forse, di legarlo e collocarlo almeno in un contesto geografico, perchè tanto metallo potrebbe risultare spersonalizzante.
La cromaticità risulta dall'accostamento di viti di diversa colorazione metallica
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