E' un pittore veneziano che non dipinge mai Venezia... ma ciò che ha a che fare con il peccato, mescolando erotismo, iconografia cristiana e inconscie paure che danno vita ad immagini forti, evocatrici di situazioni al limite e atmosfere gotiche.
La Donna è figura dominante e la sua rappresentazione affonda le radici nei riti precristiani, in cui l'ambiguità tra sacro e profano si manifesta come il piacere di un visionario voyeur appassionato di culti dionisiaci.
Se esiste il Bene esiste anche il suo contrario, il Male, come l'esistenza di Dio non esclude quella dei demoni...
E sia vverte un'angoscia anche nei confronti del dolore fisico, la paura della malattia e del decadimento che si estrinseca attraverso un rituale esorcistico che ha lo scopo di liberare da paure profonde e primordiali.
Immagini rivisitate di santi e martiri seviziati che suntuosamente, un tempo, venivano esposti al pubblico, al culto delle loro reliquie... immagini terrificanti di una cristianità medioevale.
Forse il tema dell'Amore come demone... che si annida con forza disumana nelle viscere dell'umanità e determina passioni senza confini, dove il termine PASSIONE non manca di evocare il dolore, come nella passione dei martiri.
Saturno Butto'
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