mercoledì 2 marzo 2011

Andrew Myers: la scultura va dal ferramenta

Per realizzare un ritratto/scultura, l'artista tedesco  Andrew Myers utilizza tra le 8.000 e le 10.000 viti , il che significa che avrà   un ottimo rapporto con il suo ferramenta di fiducia che certamente, a fine anno, gli regalerà il calendario della ditta.

Un inedito modo di "scolpire" un volto, utilizzando un pannello preventivamente forato a mano e avvitando nei fori una quantità industriale di viti che creano la plasticità delle forme sfruttando differenti profondità di avvitamento...

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E così vengono alla luce metallici volti che vanno guardati da una certa distanza per avere la visione d'insieme,  non privi di un certo fascino che richiama atmosfere artigianali più che industriali ma un tantino futuriste.

Non è però facile e meccanico come sembra, occorre avere l'idea ben chiara nella mente, nonchè abile e paziente precisione unita al tocco dell'artista.

Per personalizzare, poi, Andrew Myers riveste lo "sfondo" dei suoi ritratti 3D con le "pagine gialle"... ma rigorosamente dei luoghi in cui il committente del ritratto vive o ai quali è legato da vicende personali, con l'intenzione, forse, di legarlo e collocarlo almeno in un contesto geografico, perchè tanto metallo potrebbe risultare spersonalizzante.

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La cromaticità risulta dall'accostamento di viti di diversa colorazione metallica
Ma se questa può risultare un'originale trovata, visitando il sito è possibile vedere opere eseguite con altre tecniche che fanno riconoscere in Myers un artista tutt'altro che improvvisato.




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